TRAMA:
In un futuro prossimo in cui la società è diventata pacifica ed estremamente organizzata, a cui è stata rimossa ogni traccia della storia passata, al giovane Jonas viene affidato il delicato incarico di custodire le Memorie dell'Umanità, che riceverà direttamente dal "Donatore", provando sulla propria pelle emozioni mai provate. Ma la strada per la conoscenza sarà tortuosa e Jonas stravolgerà le regole quando stringerà un forte legame con il precedente "Donatore".
IL MIO PENSIERO:
Esiste una società che ha scelto come valore l'uniformità, l'uguaglianza.
Un modo di vivere creato per non far sentire gli altri diversi, per allontanate la guerra, la povertà, la sofferenza.
Un modo di vivere creato per non far sentire gli altri diversi, per allontanate la guerra, la povertà, la sofferenza.
Quello creato dall'autore del romanzo, è una realtà senza colori, senza emozioni, sentimenti, senza sogni. E' in disuso la parola "amare". Non si dice più ti amo, ma si prova stima per le capacità dell'altro. Le case non sono più case, un focolare, quattro mura dove trovi la famiglia con la "f" maiuscola, ma vengono definite unità abitative. Anche il concetto di morte sembra sfuggire, ridotto a un semplice, bianco "congedo".
Un consiglio di anziani decide il destino di ogni bambino.
Durante la Cerimonia dei 12, che accompagna solennemente gli adolescenti
verso la vita adulta affidando loro il mestiere che meglio ne
identifica le inclinazioni, Jonas viene destinato ad 'accogliere le
memorie' di una storia che non ha mai conosciuto. Jonas è un adolescente con un dono speciale, la capacità di
sentire, di vedere oltre. Preposto al ruolo di accoglitore di Memorie, Jonas è affidato a
un donatore, che gli trasmetterà tutte le sue conosce, le sue memorie; memorie di un passato lontano, memorie dell'amore, del dolore, della guerra. Tutte quelle emozioni negate alla sua gente perché il mondo resti un luogo di pace e torpore.
Il film, nel complesso, mi è piaciuto. Certo, agli amanti di fantascienza non piacerà probabilmente il finale o la trama in sé, ma ho visto film peggiori.
La pellicola riesce a rendere bene l'idea di una società omologata per quanto la trama all'inizio sia un po' piatta, non c'è azione se non verso la fine del film.
The Giver si discosta totalmente da film come Divergent e Hunger Games perché è più introspettivo rispetto agli altri due appena citati.
Unica pecca: il film manca un po' di logica all'inizio. In un mondo mancante di emozioni e sentimenti, possono tre ragazzi definirsi "amici per sempre"!?
A voi lascio la risposta.
The Giver si discosta totalmente da film come Divergent e Hunger Games perché è più introspettivo rispetto agli altri due appena citati.
Unica pecca: il film manca un po' di logica all'inizio. In un mondo mancante di emozioni e sentimenti, possono tre ragazzi definirsi "amici per sempre"!?
A voi lascio la risposta.
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