mercoledì 19 novembre 2014

"Una ragione per vivere" di Rebecca Donovan


TRAMA:

Emma Thomas ha scelto di fuggire. È scappata via da Weslyn lasciandosi alle spalle gli incubi del passato. Ha chiuso a chiave il suo cuore e ha deciso che non permetterà a nessuno di raggiungerla, di riempire il vuoto che sente dentro. Ora è all’università in California, ha stretto nuove amicizie e ha un nuovo ragazzo. Con Evan, il suo grande amore di una volta, è tutto finito: Emma sa che gli ha fatto troppo male e che è troppo tardi per tornare indietro. Ma Evan non ha dimenticato la ragazza che gli ha spezzato il cuore. La sta ancora aspettando, e quando arriva l’estate nulla potrà più opporsi al loro destino…


IL MIO COMMENTO:

“Una ragione per vivere” è il terzo ed ultimo romanzo della trilogia “Il mio segreto universo” di Rebecca Donovan.
Non ho letto i primi due e forse anche meglio perché non so se avrei continuato la lettura, come invece ho fatto. Ho continuato fino a pià della metà del libro e poi ho mollato, e solo perché volevo capire quale misterioso segreto nascondesse la progatonista, Emma.
Il libro si apre con lei, Emma, che va a vivere con altre tre ragazze, mentre la miglior amica Sara lascia il ragazzo e va in Francia.

Si capisce che Emma è una tipa a cui non piacciono le feste e la vita mondana (anche perché durante il libro non so quante volte è stato ripetuto), per cui preferisce stare a casa e sotto il letto nasconde una scatola contenente un maglioncino rosa ed altre cose. Segreti che non vuole tirare fuori, il perché se non vuole tirare fuori ricordi dolorosi, non riesco perché si porti questa scatola dietro.
Alla fine Emma si convince ad andare a una di queste famose feste con le amiche e da qui si parte con un'accozzaglia di feste continue in cui, abitualmente, Emma si ritrova ubriaca per non pensare.

Le amiche la lasciavano sola e poi si meravigliano se a fine serata la trovavano sempre ubriaca, lei, Emma, pensa solo e sempre a Evan, però, caso strano, incontra altri ragazzi e ha una frequentazione con uno di loro... mah!
 

E poi, Emma che a tutti i costi deve incontrare Jonathan. All'inizio credevo fosse lui il ragazzo di cui si era innamorata e che aveva lasciato, facendolo soffrire. Invece no, era Evan.
Insomma... alla fine ho mollato. Non sono riuscita nemmeno ad arrivare alla fine.
Mi sono arresa quando lei incontra di nuovo Evan (il suo amore) al funerale della madre suicida, e iniziano dei cambi di personaggi e lì proprio la confusione. Improvvisamente si passava dal punto di vista di Emma al punto di vista di Evan, quasi come una pallina di ping pong.

In poche parole... NOIOSO!!




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