domenica 1 giugno 2014

" In Vain": terza puntata di Salem

Eccoci, cari lettori, alla terza puntata del nostro Salem.
Puntata, come potete notare dal titolo del post, dal titolo: "In Vain".

La precedente puntata ci aveva lasciato con la sensazione che la prossima vittima sarebbe stata la figlia del magistrato. 
Partiamo dal principio, il magistrato Hale scopre che Isaac era nel bosco, così decide di fargli un incantesimo e gli mette addosso oggetti di stregoneria. Quale modo migliore di farlo fuori se non quello di farlo accusare di stregoneria e quindi farlo uccidere?
John è ovviamente il primo a difenderlo a spada tratta e chiede anche l’aiuto di Cotton.
Mary, grazie ad un incantesimo, riesce a farsi dire da Isaac, dietro la sbarre, chi era con lui nel bosco e lui gli rivela che c'era John Alden. 
Ho adorato il suo tenere in scacco il magistrato. Quell’uomo non mi va a genio. 


Mary, però, conosce perfettamente l’amore che l’uomo ha nei confronti della figlia e quella bambolina vista alla fine della scorsa puntata aveva uno scopo ben preciso. 
Fatto sta che Mary tenta di uccidere la ragazza se Hale non rilascerà Isaac e farà cadere ogni accusa. Missione compiuta, ma rischiano molto. 
Una delle figure che amo di questa serie tv è proprio lei, la figlia del magistrato, perché è pura, ingenua e giovane con tutti i risvolti caratteriali che questo comporta, ma, allo stesso tempo, è di una schiettezza e di un'intelligenza disarmante. Lei sa che qualcosa non torna, lei sa che le persone uccise, tra cui la sua amica, l'allevatrice, sono innocenti.
Inquietanti sono le bambole presenti nella stanza della giovane, le quali prendono vita e una, in particolare, dallo scaffale si sposta in mezzo al letto della giovane e la guarda. E lì che la giovane si sente male.

Il finale lascia molto in sospeso. Il vecchio Sibley, vegetale ma comunque cosciente, ne prova di tutti fino a prendere un ferro per la maglia e pugnalarsi la coscia.

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