lunedì 28 aprile 2014

Recensione dell'episodio 4x03 di Game of Thrones


Trama: 


Nei giorni successivi alle nozze reali Tyrion riceve una visita da un leale subordinato, ma si domanda se qualcuno nella sua famiglia lo aiuterà ad uscire dalla sua difficile situazione. Intanto Tywin offre di operare insieme per il bene comune a un presunto nemico; Sam organizza il personale al Castello Nero; il Mastino impartisce un’altra lezione di vita ad Arya; Daenerys prende una decisione presso le mura di Meereen.





IL MIO COMMENTO:

Ci ritroviamo anche questa settimana con Games of Thrones e il suo terzo episodio.
Non c'è molto da dire su questa puntata.
Naturalmente, la morte di Jeoffrey fa si che essa sia focalizzata sulla situazione ad Approdo del Re. La reazione generale alla morte di Jeoffrey non è di dolore, a parte nel caso di Cersei, la madre di Jeoffrey, ma quasi di liberazione dall'autorità di una persona crudele.
Tyrion viene arrestato, nella puntata precedente, per l'assassinio di Jeoffrey ed è costretto a un processo in cui tutti e tre i giudici sono prevenuti contro di lui, è già da sola abbastanza eloquente. Tra questi tre giudici c'è suo padre. E’ resa esplicita l’innocenza di Tyrion, che però viene trattato come colpevole dal resto della sua famiglia. 
In tutto ciò, vi è il disturbante rapporto sessuale che si consuma nel tempio tra Jaime e Cersei, vicino al copro del figlio morto. Una scena di stupro visto che Cersei non è consenziente.
Ci sono stati diverse polemiche riguardo a questa scena e sinceramente non ne capisco il motivo. Games of thrones è costellato da violenza, sesso, decapitazione e sangue ovunque, per cui non vedo il motivo di così tanto scalpore. L'unico cosa che ho odiato di questa scena è il momento di redenzione del personaggio di Jamie rovinato da questo attimo di violenza.
Uno dei pochi personaggi maschili, se non l'unico, che nutre rispetto per le donne.
Una tra le scene più siginificative è stato il discorso tra il capo di casa Lannister e il futuro erede, Tommen. Morale del discorso la prima qualità che un regnante deve possedere è la saggezza. Ma Tywin ha anche altro in mente. 
Egli cerca, infatti, di guadagnare il massimo dalla morte del nipote e propone un alleanza al principe di Dorne.
La storia però che adoro seguire è quella riguardante Aria. 
Aria mi ha colpito fin da subito: una bambina già fin troppo grande per la sua età e con un'enorme fora d'animo e di coraggio, che non la abbandonano quasi mai.
Una piccola donna in miniatura che ha un cuore grande, ma anche una grande combattività. Sa maneggiare la spada e non disdegna uccidere chi ha fatto del male a lei o ai suoi amici lungo la strada. Anzi, sembra provare piacere a guardar negli occhi la morte.
La parte che mi è piaciuta di più, però, tra tutte e quella di Daenerys, la nostra khaleesi, la liberatrice degli schiavi.
Daenerys non muove guerra contro la città per gloria personale, ma il suo scopo è quello di combattere la schiavitù e di creare un esercito di uomini e donne che la sostenga per puro amore nei suoi confronti. La parte più emozionante è stato sicuramente il suo discorso, un bel discorso. Merita di star lei sul trono di spade.





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